Oggi notizie dai sapori contrastanti... Il Gruppo Aeffe, che annovera marchi italiani come Moschino, Alberta Ferretti, Philosophy by Lorenzo Serafini e Pollini, ha dichiarato di voler diventare "fur-free" (letteralmente "senza pelliccia") a partire dalla collezione primavera/estate 2024.
Con questa scelta importante di Aeffe, che si unisce al programma Fur Free Retailer, e all'altra notizia per cui la Lituania è diventato il 20° Paese europeo a vietare l'allevamento di animali da pelliccia, si sono compiuti passi decisivi verso un futuro più rispettoso degli animali quali esseri senzienti e non capi o accessori di moda.
L'allevamento di animali da pelliccia non è solo crudele, ma anche obsoleto e incompatibile con i moderni standard etici, le richieste dei consumatori, e dannoso per l'ambiente.
C'è da sperare che altri marchi della moda e nazioni seguano presto questi esempi per porre fine a questa terribile industria una volta e per tutte!
Nel corso di una battuta illegale di caccia al trofeo tenutasi in Sudafrica (provincia di Limpopo), è stato ucciso un elefante maschio, dopo aver sofferto terribilmente a causa di otto colpi di arma da fuoco che lo hanno lasciato ferito e agonizzante a lungo, prima di morire.
Nessun animale dovrebbe mai provare questo dolore e soffrire come questo elefante! La pratica della caccia al trofeo non è solo profondamente disumana, ma rappresenta anche una grave minaccia per la nostra biodiversità. Fino a che non ci sarà un divieto, gli animali in via di estinzione continueranno a essere uccisi dalle élite dei cacciatori "per hobby".
HSI ha collaborato alla presentazione di due proposte legislative alla Camera dei Deputati e al Senato, raccolto 50.000 firme in una petizione rivolta al Governo, consegnato migliaia di cartoline firmate da cittadini e cittadine, pubblicato migliaia di tweet, inviato oltre 5000 email al Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Fratin e rivolto a lui un appello pubblico sul Corriere della Sera per chiedere un divieto di importazione e (ri)esportazione di trofei di caccia di animali appartenenti a specie protette. Risultato? Nessuna risposta. Intanto gli animali in via di estinzione continuano a essere uccisi!
In Vietnam ogni anno vengono trafficati e macellati circa 5.000.000 di cani e 1.000.000 di gatti per fornire carne destinata al consumo umano! A tal proposito, il Comitato popolare della Provincia di Dong Nai e HSI/Vietnam hanno firmato un accordo triennale, unico nel suo genere, per collaborare nella lotta contro il commercio di carne di cane e gatto e per promuovere il benessere degli animali da compagnia in tutta la provincia.
Mettere fine a questa crudeltà e dare agli animali coinvolti una vita degna di essere vissuta è infatti possibile: ne sono la prova Zoey e Pow, due dei 18 cani salvati da un macello e ristorante in Vietnam che uccideva fino a 15 cani al giorno. Condividevano una gabbia piccola e sporca ed erano destinate a essere uccise. Il proprietario del mattatoio ha accettato di chiuderlo e affidare in custodia tutti i 18 cani, come parte del programma di HSI Models for Change. Adesso a Zoey, Pow e agli altri cani non resta che vivere una vita degna di essere vissuta.
(Tratto dalla newsletter di Martina Pluda, direttrice HSI/Italia)
Purtroppo ancora in tanti, troppi, sussiste questo mito della pelliccia, nonostante si vedano e sentano perculati in diverse occasioni.. c'è bisogno di crescita mentale e responsabile, e siamo ancora lontanissimi..
RispondiEliminaEppure le alternative esistono, ostinarsi a certe "mode" è soltanto egoismo, cattiveria... Resta inteso che il mercato lo decide sempre e soltanto la domanda, togli quella e l'imprenditore coscienzioso investe in altro.
EliminaTroppe crudeltà in questo mondo.
RispondiEliminaTroppe crudeltà e poche sanzioni, nel disinteresse delle istituzioni.
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