Le energie che lentamente abbandonavano il suo corpo, il caldo torrido e sempre più asfissiante che abbiamo sperimentato anche noi stessi, l'amara consapevolezza di non poter scappare... Questo è stato l'incubo vissuto dalla cagnolina Manù, incatenata per giorni in una stalla senza né cibo né acqua, e se i volontari dello sportello LAV contro i maltrattamenti di Verona non fossero intervenuti in maniera immediata e competente, cosa ne sarebbe stato di Manù?
Per diversi giorni Manù ha vissuto tra le proprie deiezioni, costretta a dormire su paglia dall'odore ripugnante, con una catena stretta attorno al collo. I suoi latrati di dolore hanno attirato l'attenzione di due ragazzi che l'hanno soccorsa. Scheletrica, coperta di parassiti e sfregiata da ferite su zampe e testa: così sì è presentata Manù ai veterinari della clinica in cui è stata portata d'urgenza, appena prima di chiamare la LAV per chiedere aiuto.
La situazione è apparsa immediatamente grave, ed era inconcepibile restiture Manù alle grinfie del suo carnefice. Per questo, mentre i volontari assistevano Manù durante le prime cure salvavita, il team legale di LAV, in concerto con i Carabinieri di Verona, ha permesso di ottenere la custodia immediata di Manù.
La sua situazione continua a essere estremamente delicata. I segni su Manù fanno pensare che i maltrattamenti siano iniziati parecchio tempo addietro.
La concretezza e la capillarità degli interventi che ogni giorno LAV mette in campo per salvare gli animali da abusi e crimini di cui sono vittime hanno spinto a istituire, da gennaio 2023, gli Sportelli LAV contro i maltrattamenti in diverse città d'Italia.; un progetto ambizioso che ha permesso di salvare oltre 500 animali fino a oggi, ma che richiede attenzione, tempo e tante risorse.
(Tratto dalla newsletter di Annarita D'Errico, Responsabile sportello LAV contro i maltrattamenti)
L'essere umano può essere veramente spregevole e senza cuore, per fortuna che non tutti sono cosi.
RispondiEliminaNon esistono pene esemplari da portare all'attenzione della cronaca in modo che facciano da deterrente, e ognuno si sente padrone di seviziare o uccidere un animale... Al massimo esce fuori una perizia psichiatrica richiesta da un avvocato di parte e puntualmente emergono problemi psicologici... Beh, i problemi psicologici si curano, non si sfogano su un innocente!
EliminaNon capisco il senso di tenere un animale in quelle condizioni.. sono esseri umani questi? Oddio..fanno ben di peggio verso i propri simili ma non significa che queste barbarie debbano passare impunite..spero paghi adeguatamente..
RispondiEliminaNon agli stessi livelli del caso qui raccontato, ma ricordo che da bambino vedevo vari cani tenuti fissi alla catena da famiglie che vivevano in campagna o in periferia, esclusivamente per fare la guardia. Nessuna empatia, nessun momento di gioco, nessuna coccola, perché secondo i proprietari avrebbe smesso di fare il proprio dovere vedendo gli estranei come amici.
EliminaE la trascuratezza portava quei cani a imbruttirsi, diventare aggressivi, ammalarsi...
Con qualcuna di queste famiglie sono ancora in blandi contatti, e posso dirti che un tardivo contrappasso è calato su di loro...
Ma la LAV li ha debunciati questi bastardi che tenevano cosí la cagnolina? Devono portarli in carcere e legarli alle sbarre!!! Meno male cha la piccola si è ripresa, che dolcissima piccola 😍😍😍🥰🥰.
RispondiEliminaIn generale LAV effettua anche la denuncia dei proprietari responsabili di maltrattamenti, è una delle voci di costo per le quali chiedono sostegno mediante donazioni.
EliminaPer me il maltrattamento di qualunque animale va equiparato al maltrattamento su un essere umano, condanna inclusa, perché chi si dimostra capace di fare del male deve essere escluso da un tessuto sociale che si definisce civile.