Mentre leggete questo articolo, si sta consumando un'ingiustizia invisibile e silenziosa, dal volto duplice.
Da un lato c'è la sofferenza degli animali rinchiusi nei capannoni: miliardi di animali selezionati geneticamente per crescere a ritmi innaturalmente rapidi o produrre di più. Ingabbiati, mutilati, ammassati, trattati come se non fossero esseri senzienti, ma oggetti.
Dall'altro lato ci sono le vittime collaterali: nel silenzio delle foreste che si svuotano, nel frastuono degli alberi tagliati per fare spazio alla soia destinata a diventare mangime per gli animali allevati intensivamente, sempre più animali selvatici perdono il loro habitat naturale. E pagano il prezzo di un sistema alimentare fuori controllo con la loro sopravvivenza come specie.
(Tratto dalla newsletter di Viviana Vignola, Responsabile Campagne CIWF Italia)
L'uomo non ha il minimo rispetto per la natura.
RispondiEliminaE poi si lamenta di cataclismi, pandemie...
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