Proseguono le indagini sotto copertura dei volontari di Essere Animali, per aprire le porte degli allevamenti intensivi e raccontare quello che non arriva nei supermercati e quindi sulle nostre tavole... Oggi ospito la testimonianza di "Alberto".
Durante la scorsa estate sono entrato in alcuni allevamenti di maiali per effettuare dei controlli e documentarne le condizioni.
Quando apri le porte di un allevamento di notte, devi essere veloce, attento e, soprattutto, preparato a vedere cose orribili, mantenendo la calma e l'autocontrollo, per poter documentare velocemente quello che vedi. Il mio scopo dopotutto è mostrare tutta la sofferenza che si nasconde all'interno di quei capannoni.
Gli occhi di questo maiale mi hanno "attraversato"...
È un giovane maiale all'ingrasso, che ha quasi raggiunto l'età per la macellazione.
Una vita a contatto con i suoi stessi liquami e con quelli degli altri animali con cui vive ammassato in spazi ristretti, quasi sempre al buio. Le pessime condizioni igieniche in cui si trova gli hanno molto probabilmente provocato un'infezione, che ha fatto arrossare e gonfiare gli occhi.
Avrei voluto intervenire in qualche modo ma l'unico gesto che ho potuto fare è stato dargli una carezza e fare fotografie e riprese, per mostrare al mondo la vita aberrante a cui è costretto. Nessun animale al mondo dovrebbe vivere in situazioni come questa!
(Tratto dalla newsletter di Alberto, investigatore per Essere Animali)
Sto cercando carne sintetica (in vitro) a Roma, per ora senza esiti.. sembra comunque che costi un botto..
RispondiEliminaAnche i primi lettori DVD all'inizio costavano un botto.
EliminaSe non la trovi tu a Roma, io qua faccio bene a non cercarla neppure. 🙄
Gli allevamenti intensivi sono lager, in passato ho visto tanti documentari che fanno rabbrividire.
RispondiEliminaProprio così, e nonostante queste testimonianze, non è cambiato quasi nulla.
EliminaTerribile. Si può dire altro?
RispondiEliminaIo aggiungerei disumano, ma dato che è proprio opera dell'uomo...
Elimina