La notizia non è recentissima, ma tra pseudo-pausa estiva e altro, ho modo soltanto ora di parlarne, e tra l'altro dubito sia stato il servizio di apertura dei telegiornali di prima serata e tantomeno delle prime pagine dei quotidiani, perché c'è sempre "qualcosa di più importante" per chi fa informazione servile... Un allevamento di polli che forniva carne al noto marchio AIA è stato condannato dopo un'indagine partita due anni fa.
L'indagine è stata avviata due anni fa da Essere Animali, affiancata anche da un'azione legale che ha finalmente dato dei frutti.
L'investigatore, infiltratosi nell'allevamento, si era trovato di fronte a uno spettacolo terribile tipico degli allevamenti intensivi di polli: animali ammassati, imbottiti di antibiotici, con corpi enormi che ingrassano velocemente, gravi difficoltà a camminare e sottoposti a maltrattamenti del tutto fuori luogo e ingiustificati:
- un operatore ha falciato con la motozappa un pollo malato, incapace di muoversi;
- il carico verso il macello, effettuato prendendo a calci i polli;
- i pulcini lanciati da oltre un metro di altezza, causando loro ferite e dolorose fratture;
- animali malati gettati ancora vivi insieme ai cadaveri.
Il tutto documentato con foto e filmati degni di un film dell'orrore.
Le indagini delle Forze dell'ordine in seguito alla denuncia furono inizialmente effettuate in modo superficiale, portando a una richiesta di archiviazione, che Essere Animali ha rifiutato per rispetto delle povere vittime, oltre al fatto di avere per le mani un caso importante, perché coinvolgeva un marchio noto, che si spaccia bucolico e gioviale nelle pubblicità, come un po' tutte le fabbriche di dolore.
Le indagini sono quindi proseguite giungendo al decreto penale di condanna, che ha creato un precedente. Purtroppo la condanna è stata estremamente bassa, solo 3.000€ di multa, tanto vale per la giustizia italiana la sofferenza causata a degli animali.
Una vicenda che ha dato ragione a chi lotta per i diritti e la dignità degli animali, ma al tempo stesso sprona a fare ancora di più, perché le condanne per chi compie certe atrocità e maltrattamenti devono diventare un serio deterrente!
(Tratto dalla newsletter di Simone Montuschi, Presidente di Essere Animali)
3mila euro sono davvero una sciocchezza a fronte di questo danno per gli animali e per la salute dei consumatori.
RispondiEliminaCom'era lo slogan?
"Se c'è Aia c'è gioia"? Sì, come no...
Con queste notizie oramai rispondo a chi mi chiede come ho fatto a smettere di mangiare carne e derivati facilmente. Non mi nutro di sofferenza.
EliminaAIA oserei dire.. multa ridicola.. paese ridicolo.. ma non abbiamo visto nulla.. tra 25 giorni verrà il bello..
RispondiEliminaQualche programma elettorale atto a chiudere gli allevamenti intensivi? Non mi pare... Già "quelli di prima", con tanto di legge fatta e scadenza, hanno chiuso all'ultimo gli allevamenti di visoni!
EliminaAl Milionario 3.000€ sono solo il 1° traguardo... Decisamente si poteva fare di più... 😕
RispondiEliminaFare di più sarebbe stata una dimostrazione di civiltà da parte della razza umana. Ma evidentemente in noi è radicata cattiveria dato che certi abusi su esseri indifesi sono quasi premiati.
EliminaE' una barbarie sotto gli occhi di tutti, e non ci sono leggi che le vietino... Inoltre queste sentenze ridicole sono un incentivo al perpetrare lo sfogo delle loro frustrazioni da parte di queste bestie a due zampe chiamate allevatori!
RispondiEliminaSolo 3.000 euro. E come vuoi sperare che cambino direzione. La gente dovrebbe cambiare modo di alimentarsi. Ormai si è diffusa questa abitudine di mangiare solo ali di pollo. Questo non fa che aumentare la richiesta di ali di pollo che porta a un aumento di allevamenti intensivi. Non mangio mai pollo d’allevamento. Non dico che non mangio mai pollo, ma lo mangio di rado, solo quello di allevamenti naturali che rispettano la naturale crescita dell’animale, senza trattarlo con violenza come avviene negli allevamenti intensivi. Come si cresceva una volta, non so se ero stata chiara. Tutto sta nel modo di alimentarsi. Mangiamo decisamente troppa carne.
RispondiEliminaProbabilmente se la carne provenisse da allevamenti in campagna, con animali liberi di pascolare e di vivere il loro tempo naturale, potendosi anche riprodurre senza uno scopo umano, forse ne mangerei ancora. Purtroppo siamo sempre stati presi in giro dai mezzi d'informazione: ricordo negli anni ottanta che si parlava molto della convenienza di usare la saccarina come dolcificante al posto del saccarosio, nascondendone l'effetto cancerogeno sugli animali, pur di non compromettere gli affari alle aziende che ne facevano uso. Adesso lo stesso modo di dolcificare "da laboratorio" si pratica con l'aspartame, con la differenza che oggi certe informazioni preziose riescono ad arrivarci e sta a noi scegliere.
Eliminail pollo del Mc Donald di quale tipo è?... Danno informazioni a riguardo?
EliminaSecondo te McDonald's ha rispetto per i polli quando non ne ha per i bovini?
EliminaSicuramente sono polli da allevamento intensivo come dimostrano i prezzi competitivi delle loro schifezze.
Una sanzione minima, ci vogliono più controlli.
RispondiEliminaCi vuole la messa al bando degli allevamenti intensivi. Soltanto allevamenti all'aperto, con relativi costi di gestione che gravino sul prodotto venduto e scoraggino le persone a comprarne.
EliminaInvece va tutto al contrario!